Storia e Territorio
Le origini di Carmiano sono incerte. Secondo alcuni il suo nome deriverebbe dal colore rosso carminio del territorio. Secondo altri storici, tra cui il De Giorgi, il Marciano, l’Arditi, il Coco e il Galateo, sarebbe tutto da far risalire al centurione romano Carminius, al quale il Senato romano donò 100 iugeri di terreno nella Messapia, e dopo la morte del centurione le sue terre, abitate dai suoi successori e da un numeroso gruppo di fedeli, presero il nome di Presidium Carmianensis o Carminianum e con la volgarizzazione successiva quindi Carmiano.
Nel periodo di dominazione normanna (X-XI secolo) Carmiano fu dotata anche di uno stemma, che lo rappresenta tutt’ora. Dopo la caduta dell’Impero Romano, Carmiano conobbe un periodo di grave crisi che terminò nel 1055, quando venne inclusa nella contea di Lecce, che a sua volta faceva parte del principato di Taranto. Nel 1445 quando Maria d’Enghien, contessa di Lecce, stilò il documento Statuta et capitula florentissimae civitatis Litii, Carmiano vi era inclusa come casale, che da circa sessant’anni era retto da un barone. Nel 1448, il paese fu acquistato dai padri celestini, che governarono il paese con grande laboriosità, ancora oggi si può osservare nel cinquecentesco Palazzo dei Celestini. Dopo quasi quattro secoli, in cui Carmiano conobbe il Regno di Napoli e il Regno delle due Sicilie, fino ad arrivare ad essere, nel 1861, comune del Regno d’Italia.
Il 3 settembre 1943 aerei alleati sganciarono su Carmiano diverse bombe, che esplosero tutte poco fuori il paese. Il popolo carmianese attribuì alla Madonna Immacolata il merito di averle deviate. L’8 settembre la notizia dell’Armistizio fu colta, dagli abitanti della frazione di Magliano, come una grazia ricevuta dalla Madonna. Infatti l’8 settembre i maglianesi celebravano una fiaccolata notturna dal paese alla cappella di campagna in devozione della natività della Vergine.
Magliano
L’origine ed il significato del nome di Magliano deriva, come altri attuali toponimi di paesi e fondi rurali,dal nome del centurione romano (Manlio)che aveva avuto assegnato il territorio all’epoca della colonizzazione romana del salento nel II secolo a.C. L’araldo cittadino è rappresentato da uno scudo sul quale è raffigurato un ramoscello di ciliegio, presente in vaste zone del territorio all’epoca della fondazione, e cinque maglie o anelli di catena. Le cinque maglie della catena, da cui si deduce la derivazione del nome Magliano, rappresentano i cinque casali esistenti nell’XI secolo, quando i Normanni decisero di istituire gli stemmi. Magliano è situato nel centro della “Valle della Cupa” una vallata quasi tutta pianeggiante di origine carsica, che presenta terreni fertili destinati a vigneto e seminativo, facilit à d’accesso alla falda acquifera, presenza di banchi argillosi e abbondanza di calcarenite tufacea.Il paese era fino a qualche decennio fa un borgo prettamente agricolo, nelle cui campagne le famiglie signorili leccesi passavano le estati, in ricche residenze immerse nel verde. Nel territorio vi sono ancora casini e palazzetti, molti dei quali nuovamente abitati.