Museo Diffuso
Nel 2003 è stato aperto un Museo diffuso (progetto nato come “cantiere scuola” per studenti di Archeologia e di Beni culturali dell’Università del Salento), sotto iniziativa della scuola di Archeologia della stessa università.
Il museo, di grande estensione (circa 30 ettari), presenta numerosi resti dell’antica popolazione messapica che abitava il territorio in periodo arcaico. L’area, oltre ad essere la culla di queste antichissime testimonianze, rappresenta anche un perfetto equilibrio tra natura e i vari resti archeologici sparsi per il territorio.
Nel museo si cerca di mantenere l’ambiente ed il paesaggio quanto più vicino possibile all’originale, anche aggiungendo elementi architettonici ricostruiti con un attento lavoro di studio e restauro in modo da renderli quanto più fedeli agli originali perduti. L’ingresso del museo è costituito da una terrazza in metallo alta 10 metri con copertura in policarbonato. Salendo sulla terrazza è possibile dare uno sguardo d’insieme all’intero sito archeologico (questo “balcone” è stato definito “balcone sulla storia”). Vi è stato posizionato un totem virtuale grazie al quale è possibile compiere una visita guidata virtuale dell’intero sito.
Un sito simile a quello di Cavallino è castello d’Alceste a San Vito dei Normanni.