Storia e Territorio
San Pietro in Lama è un paese della Valle della Cupa, quella vasta area di depressione naturale del terreno compresa tra Lecce – Cavallino – S. Donato – Copertino – Campi Salentina, con S. Cesario, San Pietro, Monteroni e Arnesano. Probabilmente il nucleo abitato di San Pietro rappresenta uno degli antichi insediamenti sorti lungo il tracciato delle antiche strade che collegavano l’area della Valle della Cupa, la vecchia Lecce – Copertino e anche la via che collegava l’antica città messapica di Rudiae con Porto Cesareo.
Una leggenda fa risalire al 43 d.C. l’origine del paese, quando l’apostolo Pietro, sbarcato a Porto Badisco e diretto verso Roma, si ferma in questa zona acquitrinosa (“lama”) per evitare la pagana Lecce.
Le prime notizie storiche risalgono invece al quattrocento, quando il paese risulta essere abitato da 38 “fuochi” (famiglie) nel tessuto delle case a corte dell’attuale Via XX Settembre, certamente cellula originaria dell’abitato di San Pietro, prevalentemente contadini, “cotimari” e altri artigiani, che vivevano in abitazioni unicellulari precedute da un cortiletto e affiancate le une alle altre senza soluzione di continuità, attorno alla Chiesetta di Sant’Antonio.
In breve tempo gli abitanti passarono da appena un centinaio a qualche migliaio e verso la fine del cinquecento il paese cominciava a definirsi urbanisticamente e a svilupparsi progressivamente sino al settecento, con la (ri)costruzione della Chiesa matrice, demolita poco prima del 1695 e ricostruita il 1715, della Chiesa di Sant’Antonio (1682), la Chiesa della Croce (1655), la Chiesa di San Pasquale Baylon (1748), imponenti edifici religiosi che raccontano la storia del paese “feudo del Vescovo” e lo sviluppo delle dimore dei nobili, i Martina, i Pisacane, i Martino, i Rollo, i De Leo, i Luperto, che caratterizzano ancora il centro storico del paese.
Nella Chiesa della Croce una tela tardo seicentesca , raffigurante Santa Irene, ci tramanda l’immagine più antica dell’abitato del paese, un minuscolo insieme di case, quasi tutte a tetto, organizzate ai margini di un unico percorso longitudinale, con in primo piano l’antichissima e non più esistente Cappella di S. Nicola e alle spalle l’antica parrocchiale demolita alla fine del seicento.
Sino a tutto l’ottocento comunque le case a corte sono il cuore del paese, abitate da numerosi braccianti, i “cotimari”, i “mastri piattari”, i “vaticali” e tanti altri artigiani che con la loro opera hanno scritto molte pagine della storia di San Pietro, “San Pietru te l’imbreci”.
Oggi San Pietro in Lama conta 3802 abitanti ed evidenzia un aspetto moderno, così come si è sviluppato in gran parte dagli anni sessanta ad oggi, con il tessuto urbano dei nuovi rioni (“167 A”, “167 B”, rione Lotti, rione Sant’Anna, rione Paladini) che accerchiano il centro storico, con strade larghe, molto verde, impianti sportivi e servizi. E’ in corso di compimento la metanizzazione del territorio, la rete fognaria e in corso di formazione vi sono gli insediamenti produttivi.
Dal censimento del 1991 risulta che gli abitanti sono impegnati nel settore secondario (artigianato, industria, commercio), nel settore terziario (servizi, amministrazione) e nel settore primario dell’agricoltura. Ancora notevole la tradizione della lavorazione della creta con valenti artigiani.