Chiesa di Sant’Antonio

Cappella di Sant’Antonio
Via Montinari (già Vicolo del Carmine)
Via Montinari è l’asse viario più importante del centro. Si incontra la chiesa di Sant’Antonio accanto alla quale un tempo sorgeva un “hospitale” che accoglieva i pellegrini e la gente di passaggio. La chiesa ha un originale e armonico prospetto ma, nell’interno, sono evidenti i rifacimenti subiti negli ultimi secoli. Alcuni anni fa sono stati eseguiti dei lavori di restauro e, nell’occasione, il prospetto è stato arretrato, conservando però intatte le sue linee. Durante tali lavori è stata scoperta, nel centro del pavimento, una sepoltura con i resti del sacerdote Marino Licci, Plebanus VI Latinus, che volle lì essere sepolto. Presenta una tela con un dipinto raffigurante la Visitazione in cattivo stato di conservazione. In tempi andati, fu importante per il paese in quanto sede della disciolta Pia Unione di San Brizio, esistita sino agli anni ’80 del XX secolo. A ricordo di ciò in cima all’altare vi è un’immagine del santo.
La strada presenta inoltre delle belle corti, come quella di San Calimero e di San Paolo. Molte delle case a corte di Calimera sono dotate di vano antistante, il sappuèrtu, che serviva come deposito degli attrezzi e ricovero degli animali.
A metà del percorso vi è una Piazza con il monumento ai Caduti. Originariamente collocato in Piazza del Sole, il bronzo, collocato su di un alto piedistallo in marmo di Carrara, sul quale sono stati incisi i nomi dei caduti di Calimera nelle ultime guerre, rappresenta la Vittoria ed è opera del Bortone, artista ruffanese.
Superando Piazza dei Caduti, si trova la cappella del Carmine con un antico soffitto a capriate: sulla finestra è riportata la data 1577. La cappella conserva un dipinto della Madonna del Carmelo e una statua portante il medesimo titolo. Accanto, il bel portale di palazzo Montinari, che pare fu la residenza dell’ultimo protopapás di rito greco, Sigismondo De Matteis, morto nel 1621.